Giovedì 13 giugno – ore 20:30 Teatro del Chiostro Genova

Il nostro paese invecchia ma, attenzione, questa è una buona notizia per una femminista. Ma cosa succede a una donna allo scoccare dei cinquant’anni? Nessuno lo sa, perché nessuno ne parla. La donna sparisce dai radar del markeetng, ma proprio in quel momento può nascere una prima cellula rivoluzionaria.
Può la seconda parte della vita essere la migliore? Certo che no, ma di sicuro è il momento propizio per conquistare i mezzi di produzione. Più che un assolo, un manifesto, più che manifesto, un libretto di istruzioni. Per invecchiare splendide e antagoniste.
il secondo assolo comico di Luisa Merloni, anche se lei aveva giurato di non farlo mai più.
Dopo lo spettacolo, si dialogherà sui temi trattati dallo spettacolo con la sociologa .

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MORE INFO:
**Luisa Merloni** Nel 2001 fonda insieme alla regista Manuela Cherubini la compagnia PsicopompoTeatro iniziando un percorso professionale e di ricerca che si incentra soprattutto sulla diffusione del teatro di prosa contemporaneo, con uno sguardo particolare al teatro spagnolo e argentino. Partecipa come attrice a diversi spettacoli tra cui, “Hamelin” di Juan Mayorga, per la regia di Manuela Cherubini, vincitore del premio UBU 2008 come migliore novità straniera. Nel 2010 partecipa a “Bizarra” di Rafael Spregelburd vincitore del premio UBU 2010 come migliore novità straniera. Dal 2015 decide di rovinarsi definitivamente la vita iniziando a scrivere e mettere in scena degli spettacoli dal forte taglio comico ma anche con una evidente disperazione sotterranea. Il primo, “Farsi fuori” (2017), è finalista al premio Inbox 2019. Da questo testo è tratto il film “Beata te” (2022). “Aristotele’s bermuda” (2021) è il suo primo spettacolo da solista, “Anzian prodige” (2023) il secondo. Debutta a dicembre 2023 il suo secondo testo di prosa “Lei non sa cosa vuole” (2023) che la vede interprete al fianco di Daniele Natali, con la regia di Manuela Cherubini.
**Luisa Stagi** è professoressa associata al Dipartimento di scienze della formazione dell’Università di Genova, dove insegna Sociologia, Sociologia dell’infanzia e Introduzione agli studi di genere. È tra le fondatrici del Laboratorio di sociologia visuale e dal 2012 è co-direttrice della rivista “About Gender. Rivista internazionale di studi di genere”. I suoi principali ambiti di studio e di ricerca sono il genere, il corpo e la sociologia dell’alimentazione.