Lilith 2015 – Festival della Misica d’Autrice
Le Donne Ce Le Suonano!
Genova – Porto Antico – Piazza delle Feste
ingresso libero
Programma Sintetico
Sabato 30 maggio (indie night)
Dalle ore 19.30 acoustic corner con degustazione birre speciali showcase della cantautrice Madi.
Dalle 21 inizio live main stage
I’m Not A Blonde, Margherita Vicario, Simona Norato, Beatrice Antolini.
Domenica 31 maggio (folk-rock night)
Ore 17 c/o Libreria del Porto Antico Teresa De Sio presenta il suo nuovo libro L’Attentissima (Einaudi 2015) conduce Lucia Marchiò
Dalle ore 19 alle ore 20,45 – acoustic corner con degustazione birre speciali live della cantautrice Claudia Pisani
Dalle 21 inizio live main stage
Giorgia Del Mese, Gaia Mobilij, Cristina Nico, Teresa De Sio.
Lunedì 1 giugno (pop night)
Dalle ore 19.30 acoustic corner con degustazione birre speciali presentazione del libro “Le Parole che volevo ascoltare” (ed.Zona) con gli autori Andrea Podestà e Manuela D’Auria, moderatrice Lucia Marchiò.
Dalle 21 inizio live main stage
Andrea Celeste, Maria Devigili, Cecilia, Ilaria Porceddu, Andrea Mirò.
Presentano l’attrice Lisa Galantini e lo studioso della canzone d’autore Andrea Podestà.
Lilith Festival della Musica d’Autrice 2015 – V edizione.
30-31 maggio e 1 giugno 2015, Piazza delle Feste, Porto Antico di Genova.
Dalle ore 19: acoustic corner con degustazione birre artigianali. Alle 21 inizio concerti main stage.
Ingresso gratuito.
Evento a cura di Lilith Associazione Culturale, con il patrocinio del Comune di Genova, di Porto Antico S.p.a. e della Fondazione Cultura di Palazzo Ducale.
Main sponsors: Birra DAB, Douce Pâtisserie Café, Maggiore Genova.
Si svolgerà nella suggestiva cornice del Porto Antico di Genova, sotto la tensostruttura di Piazza delle Feste, la quinta edizione del Lilith Festival della Musica d’Autrice, evento gratuito a cura di Lilith Associazione Culturale che anche quest’anno porterà il suo contributo di note ‘al femminile’ alla ricca programmazione estiva nel capoluogo ligure. Headliner delle tre serate saranno Beatrice Antolini sabato 30 maggio (indie night), Teresa De Sio domenica 31 maggio (folk-rock night) e Andrea Mirò lunedì 1 giugno (pop night). La formula delle serate è quella consolidata nelle ultime edizioni: prima delle esibizioni delle headliner-madrine, si avvicenderanno i set di artiste che, quest’anno più che mai, risulta davvero difficile definire ‘emergenti’. “Si tratta di cantautrici e musiciste che nella maggior parte dei casi hanno già alle spalle un percorso di tutto rispetto”, spiegano le organizzatrici Sabrina Napoleone, Valentina Amandolese e Cristina Nicoletta, esse stesse cantautrici. “Se per le prime edizioni dovevamo quasi andare a scovare le donne che intraprendevano la strada dello scrivere-suonare-cantare la propria musica, ora siamo costrette lasciare fuori dalla programmazione del Festival altrettanti progetti meritevoli. Buon segno, non siamo più una specie rara. Non lo eravamo neanche prima, in verità, ma se da un lato raggiungere la visibilità e soprattutto riuscire a vivere di musica restano imprese ardue, dall’altro ci sono più artiste che hanno il coraggio di esplorare tutte le possibilità, di crescere e fare maturare il proprio talento ”. Un caso su tutti quello di Simona Norato, che si esibirà nella prima serata: basta dare un’occhiata al suo curriculum – tra gli altri, Premio Musicultura nel 2010 con il duo delle Iotatola, per citare solo uno dei numerosi riconoscimenti ricevuti – per capire che il percorso che l’ha portata alla pubblicazione dell’ultimo disco “La Fine del Mondo” è ricco di collaborazioni e frutto di anni di concerti e di una vita on the road, che la vede attualmente accompagnare nei live un mostro sacro della nuova canzone d’autore come Cesare Basile. Anche cantautrici come Giorgia Del Mese, Maria Devigili, Cristina Nico hanno già ricevuto riconoscimenti che attestano la loro rilevanza nel panorama della musica d’autore e un’attitudine da outsiders, che si confronta con le difficoltà di un periodo in cui la discografia lascia pochi e asfittici spazi a chi non esce vittorioso da qualche talent e non intraprende le vie del pop più canzonettaro e commerciale. Del resto anche chi tra le selezionate ha scelto percorsi apparentemente più legati al pop si sta distinguendo per scrittura e interpretazioni originalissime: è il caso della cantautrice e attrice romana Margherita Vicario, che nonostante la giovane età è capace di coinvolgere nei suoi live con una verve ironica e istrionica degna del migliore teatro-canzone. Idem dicasi della sarda Ilaria Porceddu, ottima pianista oltre che cantante dotata, che dopo aver partecipato a una delle prime edizioni di X-Factor ed esser arrivata in finale a Sanremo Giovani 2013 non ha temuto di confrontarsi con le tradizioni musicali della sua terra e ha optato per una canzone che sembra anch’essa una moderna versione al femminile del grande Giogio Gaber. Andrea Celeste nonostante la giovane età si è già distinta per l’interpretazione matura dei grandi cantautori della scuola ligure, a cui guarda anche nella scrittura dei propri pezzi, che si tingono di suggestioni jazz e attingono al pop anglosassone più raffinato. Giovani anche Cecilia e il duo I’M Not A Blonde: sia l’una che le altre utilizzano prevalentemente la lingua inglese e guardano più oltre-confine che alla tradizione dei grandi cantautori italiani. Lo fanno scegliendo linguaggi musicali molto diversi – Cecilia canta accompagnandosi con l’arpa e creando landscapes musicali quasi easy listening, mentre le I’M Not A Blonde mescolano suoni elettronici a derive elettriche e aggiornano al Duemila le sonorità di certe female bands degli anni Novanta tipo Sleater Kinney. Gaia Mobilij invece è un’artista che guarda al folklore, alle musiche ‘del mondo’ – prendendo per buona quest’etichetta quando allude a tutti quei linguaggi musicali che guardano altrove rispetto all’imperante standard anglofilo -, ma lo fa in maniera molto eterodossa, assecondando i saliscendi degli umori e delle emozioni di un’artista sempre in viaggio, in trasformazione, vogliosa di vivere la propria musica più che di imporla al mercato.
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