“Non si è artisti se si creano e si producono pasticcini e/o se si gestisce un’azienda.
Si è artigiani e/o professionisti, si può provare a diventare bravi artigiani e/o professionisti ma si rimane tali.
Si è artisti se si creano opere siano esse canzoni, quadri, sculture, fotografie o installazioni o altro.
E’ una questione di limiti: gli artigiani e i professionisti rimangono all’interno di limiti e regole entro i quali operano, gli artisti no.
Non che l’artista non possa darsi o seguire delle regole, ma in quel caso si tratta di un’autolimitazione.
Frequentare gli artisti significa arricchirsi, scoprendone le invenzioni, cogliendone gli strappi, facendosi contaminare.
Ascoltare e studiare gli artisti e le loro opere significa scoprire nuove parole, nuove forme, nuove sensibilità che possono arricchire i prodotti e la propria attività.
Sostenere gli artisti significa contribuire a che essi continuino ad inventare e proporre.
Sostenere Lilith Festival è oltre a questo, consentire, almeno in parte, alla realizzazione di uno splendido progetto, pensato e realizzato da ragazze e donne artiste, anche un po’ artigiane.”
(Carlo Ponte – Douce Patisserie Cafè)
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